martedì 10 marzo 2015

LA FARSA, LA BEFFA DELLE "CERTIFICAZIONI AMIANTO" DELL'INAIL AL PERSONALE DELLA MARINA MILITARE (in congedo):

In questo scritto si esamineranno alcune “ATTIVITA’” e si esprimeranno alcuni concetti fondamentali necessari al fine di comprendere, appieno, i soprusi e gli abusi ai quali la schiera dei militari della Marina sono stati sottoposti.

“Il Popolo dei Militari (sia in servizio che in congedo) è un Popolo dignitoso e silenzioso del quale può essere fatto scempio, secondo bisogna” – Dichiarazione di Pietro Serarcangeli – 2 Marzo 2015

Tale concetto è suffragato da documenti incontestabili che dimostrano, se mai fosse necessario, che le leggi, le normative emanate a tutela della popolazione, o per talune categorie di lavoratori, non valgono oppure valgono oppure forse valgono per il popolo dei Militari. Dipende dalla prospettiva che, in un detto contesto, è più favorevole ai burocrati di Stato. L’importante è gestire, ridurre, sminuire o, addirittura, annullare i DIRITTI ACQUISITI.

Al di la dell’opinione che si può avere delle varie sigle sindacali, bene o male, esse difendono i diritti dei lavoratori CIVILI. I Militari non hanno e non hanno mai avuto chi, a livello istituzionale, potesse perorare le loro cause. I vari COCER e COBAS altro non sono che fumo negli occhi. Non hanno alcun potere contrattuale perché, se lo avessero, non saremmo arrivati al punto in cui siamo. E’ pur vero che i Militari sono obbligati all’obbedienza e a seguire le direttive impartite dai superiori, costi quel che costi. Infatti GIURANO fedeltà alla Repubblica e alla Sua Bandiera. Ma qui siamo in un altro campo. Qui non è in discussione la missione del militare. Qui sono in discussione i “DIRITTI DEL CITTADINO MILITARE” che dovrebbero avere lo stesso peso dei “DOVERI” ed essere uguali a quelli di tutti gli altri umani, così come sancito dalla nostra Carta Costituzionale. Purtroppo così non è e qui lo dimostreremo.

Gli argomenti che andiamo a trattare sono:

1)      ITER CERTIFICAZIONI INAIL

2)      VERBALI EMESSI DALLE COMMISSIONI MEDICHE OSPEDALIERE MILITARI

3)      PROCESSI AI VERTICI MILITARI DELLA MARINA – ATTESE

ITER CERTIFICAZIONI INAIL

-          Visto il dilagare delle epidemie morbigene dovute all’esposizione all’amianto, il legislatore emana la legge n. 257 del 27 marzo 1992 che mette al bando l’amianto vietandone l’uso, la commercializzazione e l’importazione. Tale legge detta inoltre alcuni “benefici” e provvedimenti di tipo “sociale” che vanno applicati ai lavoratori “ESPOSTI ALL’AMIANTO” in misura decennale. Art. 13 comma 7 (portatori di patologia correlata all’amianto) e comma 8 (esposizione all’amianto ultradecennale ma non portatore di patologia). Tale legge, applicata nei termini suddetti, consente ai lavoratori CIVILI di accedere al prepensionamento con DIECI anni di anticipo (in alcuni casi) poi ridotti a SETTE, infine ridotti a CINQUE. E i Militari??? Ad essi NON viene applicata tale legge. Forse perché NON SANNO DI ESSERE ESPOSTI ALL’AMIANTO e perché, a bordo, le NORMATIVE A TUTELA DELLA SALUTE IN  RELAZIONE ALL’AMIANTO NON SONO MAI STATE APPLICATE? O forse perché il Personale Militare NON E’ MAI STATO ASSICURATO PRESSO L’INAIL CONTRO GLI INFORTUNI SUL LAVORO? Grande lacuna dell’Amministrazione Militare. E allora perché la Difesa chiama in gioco l’INAIL nella certificazione di “Esposto all’amianto” del Personale Militare? Non se ne capisce la ragione o meglio, oggi, alla luce della nuova vergognosa situazione, lo si capisce benissimo.

 

-          Dobbiamo arrivare al 2005, esattamente al 26 Aprile 2005 (quindi ben 12 anni più tardi) quando Segredifesa emana  la circolare 1183 che detta le condizioni a tutto il Personale in servizio (e il Personale in congedo???) per la presentazione delle istanze per ottenere la certificazione di “Esposto all’amianto”. E andranno presentate ENTRO IL TERMINE PERENTORIO DEL 15 GIUGNO 2005, PENA LA DECADENZA DEL DIRITTO!!!  Quindi parte degli aventi DIRITTO sono stati defraudati dal poterlo esercitare perché:

 

-          A) la circolare è stata portata a conoscenza solo del Personale in servizio.

 

-          B) si è posto un termine inaccettabile con la data del 15 Giugno 2005 (a circa 3 mesi dall’emanazione della circolare di Segredifesa). Può una data annullare un diritto?

 

-          Tali istanze, se non corredate dal Curriculum Lavorativo, non hanno alcun valore e Segredifesa, nella stessa circolare recita: < è emersa l’opportunità di suggerire ai datori di lavoro periferici di evitare, per il momento, il rilascio dei curricula>. Ma come, abbiamo già un ritardo di 12 anni? Affermo che, all’epoca, avevano bisogno di tempo per cercare la “giusta” via che avrebbe beffato tutti gli aventi diritto!!!

 

-         E intanto si attende. L’INAIL (quando parliamo di INAIL ci riferiamo alla Direzione Centrale Prestazioni di Roma) non sa che pesci prendere perché NULLA SA DEL PERSONALE MILITARE E DELLE MANSIONI SVOLTE A BORDO perché non è mai stata ammessa, contrariamente agli stabilimenti civili, sulle navi militari e negli arsenali militari. E, a conferma di quanto scriviamo, l’INAIL  scrive una lettera VERGOGNOSA al Segretariato Generale Per La Difesa e alle Direzioni Generali di PERSOCIV e PERSOMIL  datata 02-12-2008 – prot.0010467. L’INAIL è all’oscuro di tutto ma si attribuisce,  presuntuosamente, la capacità di CERTIFICARE IL PERSONALE MILITARE in relazione all’esposizione all’amianto. In realtà è tutta una farsa perché ci penserà SEGREDIFESA ad erudire l’INAIL e a istruirla su ciò che dovrà o non dovrà scrivere nelle certificazioni.

 

-          Segredifesa, con una lettera del 24 novembre 2009 lo dice chiaramente. Il famoso “FOCAL POINT” si è incontrato con l’INAIL  in data 5 ottobre 2009. A tale incontro ne seguiranno molti altri onde definire le procedure da seguire (INAIL) per certificare il Personale Militare.  In realtà si stanno compiendo le “Grandi Manovre” al fine di “tappare la bocca” agli aventi diritto, di metterli in condizioni di non nuocere, di non dover nulla pretendere, di tacere…….. come sempre.

 

-          Il tempo passa e le migliaia di decessi si susseguono. Fioccano i Curriculum Lavorativi rilasciati dal Ministero della Difesa (che vengono consegnati, in originale, dagli interessati alle sedi Inail di residenza) ma delle certificazioni INAIL neanche l’ombra. Poi, nel caso della sede INAIL di La Spezia, più volte contattata e visitata da questa Associazione e dal sottoscritto, i direttori che si sono succeduti hanno sempre dichiarato che:

<NON POSSIAMO RILASCIARE ALCUNA CERTIFICAZIONE PERCHE’ L’ARCHIVIO E’ STATO POSTO SOTTO SEQUESTRO>

In effetti è così. L’archivio della sede spezzina è sotto sequestro per un provvedimento della Procura della Corte dei Conti di Genova sin dal 2008. Perché? Perché nel comparto portuale di Genova, sin dall’emanazione della legge 257/92, i benefici amianto sono stati concessi a “cani e porci” (mi scuso per i termini usati) e anche a coloro che, di amianto, non hanno mai saputo nulla e non ne sono mai stati vittime. Qualcuno fa ricorso, contro tale modus operandi, alla Corte dei Conti di Genova che, con un provvedimento “di tutta l’erba un fascio”, mette sotto sequestro l’archivio della sede spezzina non tenendo conto che, li dentro, ci sono tutte le nostre istanze.  E allora, a titolo personale, MINACCIO QUERELA ALL’INAIL di La Spezia (per scritto). Dopo quindici giorni l’archivio è dissequestrato e le nostre istanze iniziano ad essere “lavorate” (termine usato da un’impiegata dell’Inail). Coincidenza? Non lo sappiamo.

 

-          Siamo arrivati al 2013. Gli incontri tra il “Focal Point” e  l’INAIL/CONTARP (la parte tecnica dell’INAIL) hanno dato i loro frutti nel trovare “la strada” per gabbare il Personale Militare. La CONTARP, su indicazione del Focal Point, partorisce una relazione di alcune decine di pagine che, quasi per magia, dimostra che l’INAIL si è data da fare: ORA SA TUTTO DELLA MARINA, DELLE NAVI, DEI MESTIERI, DEI DISAGI, DELLE NORMATIVE DI SICUREZZA………. Ha studiato e ora sa. Sa come truffare i Militari. Sia quelli ammalati che quelli sani ma sempre candidati alle patologie per lunga esposizione all’amianto. In pratica, seguendo le istruzioni del Focal Point, l’INAIL si comporta così:

-          C) se sul curriculum dell’interessato alla voce “MANSIONI” vi è scritta la dicitura “DESTINATO AL SERVIZIO PROPULSIONE/SCAFO/ELETTRICO NAVE” allora l’INAIL emette CERTIFICAZIONE POSITIVA.

-          D) se sul curriculum dell’interessato alla voce “MANSIONI” vi è scritta la dicitura “DESTINATO AL SERVIZIO CONDOTTA NAVE” allora l’INAIL emette CERTIFICAZIONE NEGATIVA.

 

-          Chiaramente c’è qualcosa che non va. Infatti la CONTARP ha individuato solo alcune categorie che POSSONO essere state esposte all’amianto a bordo: Meccanici, Motoristi, Elettricisti e tutti i Sommergibilisti per un fatto ambientale. Tutte le altre categorie, dette di “Coperta”, NON SONO CERTIFICABILI. Il caso di C.T. è emblematico: Riconosciuto “Vittima del Dovere” con tanto di attestato rilasciato dal Ministero della Difesa, è certificato dall’INAIL come “NON ESPOSTO all’amianto”. C’è qualcosa che non quadra. Praticamente, con la relazione CONTARP, si elimina più del 50% del Personale imbarcato ed esposto all’amianto, rispondente al Personale di Coperta. Una bella “scrematura”, non c’è che dire. Questo fatto a C.T.
e a tanti altri nelle sue stesse condizioni, è un SOPRUSO oppure altro?

 

-          Man mano che le Certificazioni INAIL vengono consegnate agli interessati la nuda verità viene a galla. Tutti coloro che appartengono alle CATEGORIE DI COPERTA sono certificati come “NON ESPOSTO ALL’AMIANTO”. Quindi esclusi, di fatto, dalla possibilità di essere destinatari dei “benefici previdenziali previsti dall’Art. 47 del decreto legge 30 settembre 2003, n.269. Essere PORTATORI DI PATOLOGIE CORRELATE ALL’AMIANTO, ANCHE GRAVI, E’ MARGINALE!!!

E per il Personale di Macchina e Sommergibilisti? Vengono tutti (o quasi) certificati come “ESPOSTO ALL’AMIANTO” e, quindi, eleggibili ad usufruire dei citati benefici previdenziali. Ma il trabocchetto è in agguato: La citata circolare di Segredifesa 1183 dice chiaramente che, uno stesso periodo (quello d’imbarco) NON può essere valutato due volte. Con tale affermazione, in ASSOLUTA MALAFEDE, si da per scontato che IL PERSONALE MILITARE IMBARCATO FOSSE A CONOSCENZA DEL PERICOLO CHE CORREVA ESSENDO ESPOSTO ALL’AMIANTO!!! In pratica nella circolare si ribadisce il concetto che, se un imbarcato ha usufruito degli anni cumulativi d’imbarco (2 anni in più ogni 5 d’imbarco per il personale di macchina – 1 anno in più ogni 5 d’imbarco per il personale di coperta ai soli fini di accesso anticipato alla pensione) NON ha diritto alla rivalutazione per esposizione all’amianto e, quindi, ai relativi “benefici previdenziali” previsti dall’Art.47 già citato. La malafede è sanzionata da un fatto incontestabile: CHI PUO’ ESSERE STATO ESPOSTO ALL’AMIANTO SENZA ESSERE STATO IMBARCATO??? NESSUNO!!!

 

-          A questo punto è lecito affermare che tale VERGOGNOSA PANTOMINA E’ STATA MONTATA AD ARTE AL FINE DI NON RICONOSCERE NULLA AL PERSONALE IMBARCATO ESPOSTO ALL’AMIANTO. Si considerino, per un momento, quante centinaia di persone hanno lavorato alla <determinazione ed individuazione degli aventi diritto al curriculum – invio curriculum – controllo istanze – stesura certificazioni Inail>. Lavoro inutile ed inutile sperpero di denaro pubblico. Ma ciò che lascia veramente l’amaro in bocca è il TRADIMENTO che quelle stesse persone che avrebbero dovuto tutelarci e prendersi cura della nostra salute (non è forse il “datore di lavoro” responsabile della tutela della salute del proprio dipendente e, quando irresponsabilmente, non provvede a ciò è perseguito in termini di legge?) oggi si fanno beffa di noi dimenticando che UN ESPOSTO ALL’AMIANTO o lo è oppure non lo è!!! Altre strade non sono percorribili. L’Amministrazione Militare si è macchiata di COLPE INCONTESTABILI profittando dell’ignoranza e della subordinanza del Personale Militare che nulla sapeva della massiccia presenza di amianto a bordo, che nulla sapeva del rischio che correva quando, comandato di “Assistenza Antincendio alle Operazioni di Volo” indossava TUTE, GUANTI e SCAFANDRO d’amianto!!! Per non parlare dei vapori degli idrocarburi che si respiravano a bordo, dei solventi per vernici, delle onde elettromagnetiche potentissime emesse dai complessi radio/radar e dai radar guida missili. NON C’E’ ALCUNA DIFFERENZA A BORDO TRA PERSONALE DI MACCHINA E DI COPERTA!!! Chi afferma il contrario è in assoluta malafede.

 

Pietro Serarcangeli – 02-03-15

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